OBESITÁ
Le persone che soffrono di obesità grave presentano un indice di massa corporea (IMC) – che calcola la percentuale di massa grassa del corpo in relazione all’altezza dell’individuo – superiore a 40 Kg/m^2. In questi casi, purtroppo, per migliorare il proprio stato di salute e ridurre i rischi legati ad un eccessivo aumento di peso, la dieta e l’esercizio fisico possono non bastare e può essere necessario intervenire tramite chirurgia bariatrica. L’obesità, infatti, rientra tra i principali fattori di rischio delle cosiddette patologie non trasmissibili, ovvero le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito di tipo 2 e l’osteoartrite.
Negli ultimi 40 anni nel mondo l’obesità è quasi triplicata e oggi si contano oltre 800 milioni di persone con obesità e obesità grave. Solo in Italia si stima che siano circa 1 milione le persone che vivono con questa patologia.
SINTOMI
-
- Alterazioni del ciclo mestruale
- Ansia
- Apnea ostruttiva del sonno (L’apnea ostruttiva del sonno comprende episodi multipli di chiusura parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno che portano a interruzione respiratoria seguita da risvegli e iperpnea)
- Artrosi e problemi articolari come dolori alla schiena, alle ginocchia e alle anche
- Astenia (condizione che si manifesta con uno stato di debolezza generale dovuto alla riduzione o alla perdita della forza muscolare, con facile affaticamento e insufficiente reazione agli stimoli)
- Calo del desiderio sessuale
- Depressione
- Diabete mellito
- Disturbi del sistema riproduttivo
- Disturbi della pelle
- Disturbi epatici
- Sonnolenza diurna
OBESITÁ E SALUTE PSICOLOGICA
Le persone sovrappeso o obese sono una delle categorie sociali più colpite da discriminazioni, pregiudizi e stereotipi. Uno studio del 2014 ha dimostrato come già nei bambini di 6 anni siano presenti convinzioni che li portano a considerare le persone obese come pigre, deboli, senza forza di volontà, poco intelligenti e senza disciplina o controllo. Diversi studi evidenziano come questa discriminazione possa portare conseguenze molto negative nel benessere psicologico: ansia, ritiro sociale, bassa autostima e nei casi più gravi depressione.
Chi soffre di obesità ha anche meno possibilità di essere assunto, può subire atteggiamenti negativi da parte del personale scolastico e coetanei, ha meno tempo dedicato da parte dei medici, meno amici e minore coinvolgimento in relazioni sentimentali.
In generale, la relazione tra obesità e comorbidità psicologiche (coesistenza di più patologie) come sbalzi d’umore, ansia, bassa autostima e depressione è stata per molto tempo analizzata in letteratura. Ad esempio, è stato stimato che le persone con obesità hanno il 55% di rischio in più di sviluppare depressione rispetto la media. Allo stesso tempo, le persone che soffrono di depressione hanno il 58% di rischio in più di soffrire di obesità.
Esattamente come succede per le comorbilità fisiche, le complicazioni psicologiche si accentuano man mano che i tentativi di dieta e attività fisica falliscono, il peso aumenta e compaiono problematiche come diabete o disturbi cardiovascolari. Di conseguenza, i pazienti che arrivano a chiedere un intervento bariatrico presentano spesso maggiori disturbi (come depressione, ansia, disturbi alimentari) rispetto a coloro che non hanno bisogno dell’intervento.
I sintomi legati a depressione, bassa autostima, bassa qualità della vita e immagine corporea possono comunque migliorare grazie all’intervento bariatrico sebbene esista una significativa percentuale di pazienti che, purtroppo, non ottengono benefici psicologici o che hanno ricadute nel lungo termine (con anche un nuovo aumento di peso). Le motivazioni possono essere diverse. Ad esempio, le aspettative sui cambiamenti che la persona ha prima dell’operazione possono non corrispondere al risultato post-operatorio, portando a gravi delusioni anche in presenza di cali di peso significativi. Inoltre, esistono problematiche pre-operatorie che permangono anche dopo l’intervento e che portano a un persistere anche di ansia e depressione. Anche l’insoddisfazione legata alla pelle in eccesso è spesso un fattore che riduce il benessere psicologico post-operatorio. Infine, l’intervento bariatrico richiede un cambio sostanziale nelle abitudini alimentari e la difficoltà nel mantenere con costanza tale nuovo regime può favorire il ripresentarsi di disturbi psicologici.
Tutto ciò non ha solo un impatto negativo sul benessere psicologico ma può minare il successo dell’intervento e portare a un nuovo aumento di peso.
OBESITÀ E TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Sei una persona con obesità grave? Noi di Tè-co conosciamo le difficoltà, l’ansia, la paura e il senso di solitudine che questa patologia può comportare nella tua vita quotidiana. Conosciamo la tua battaglia sia fisica che psicologica per perdere peso e la frustrazione che può derivare da un eventuale fallimento. Sappiamo che livelli di stress e depressione si possono raggiungere quando anche i piccoli gesti quotidiani possono diventare complessi e faticosi. Anche un intervento bariatrico, scelto proprio per perdere peso, può portare un carico psicologico spaventoso.
Per questo possiamo e vogliamo aiutarti, grazie al nostro team è formato da psicoterapeuti specializzati in Terapia Cognitivo Comportamentale.
L’approccio Cognitivo Comportamentale per la persona con obesità:
- Aiuta ad affrontare gli ostacoli alla perdita di peso, come, ad esempio, il modo in cui viene visto il cibo e le emozioni che portano ad abbuffate incontrollate.
- Permette di affrontare tematiche come il peso desiderato ed il peso accettabile con più oggettività
- Migliora la riduzione di peso e ne facilita il mantenimento nel medio-lungo termine
- L’approccio Cognitivo Comportamentale per la persona che si è sottoposta ad intervento bariatrico:
- Riduce i fattori che minano il controllo del peso nel medio-lungo periodo (come depressione, ansia e disordini alimentari)
- Favorisce l’instaurarsi di uno stile di vita più sano
- Riduce i principali disordini alimentari come la fame compulsiva o la fame nervosa
- Migliora il senso di soddisfazione verso la propria immagine e permette di valutare con maggiore efficacia il risultato dell’intervento bariatrico (nel 20-30% dei casi sottostimato e ritenuto non soddisfacente dai pazienti)
Consigliato e approvato dalle Associazioni
per maggiori informazioni su obesità e sull’intervento di chirurgia bariatrica
clicca sui loghi e visita il sito delle Associazioni
Nicola di Daniele, The Role of Preventive Nutrition in Chronic Non-Communicable Diseases, 2019
GBD 2015 Risk Factors Collaborators Global, regional, and national comparative risk assessment of 79 behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks, 1990–2015: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2015. Lancet. 2016
Cheroutre C, Guerrien A, Rousseau A. Contributing of Cognitive-Behavioral Therapy in the Context of Bariatric Surgery: a Review of the Literature. Obes Surg. 2020
“It’s time to act on obesity!”, Workshop organizzato nell’ambito del Congresso Congiunto delle Società Scientifiche Italiane di Chirurgia, Roma, 26 dicembre 2016, Auditorium Parco della Musica
Eslick, G. D. “Gastrointestinal symptoms and obesity: a meta‐analysis.” Obesity reviews 13.5 (2012): 469-479.
Amiri, Sohrab, and Sepideh Behnezhad. “Obesity and anxiety symptoms: a systematic review and meta-analysis.” neuropsychiatrie 33.2 (2019)
Jackson, S.E., Beeken, R.J., Wardle, J. (2014). Perceived weight discrimination and changes in weight, waist circumference, and weight status. Obesity (Silver Spring). Sep 11. doi: 10.1002/oby.20891.
Griffiths LJ, Parsons TJ, Hill AJ. Self-esteem and quality of life in obese children and adolescents: a systematic review. Int J Pediatr Obes. 2010;5(4):282–304.
Bryant J, Cooper K, Picot J, Clegg A, Roderick P, Rosenberg W, et al. Diagnostic strategies using DNA testing for hereditary haemochromatosis in at-risk populations: a systematic review and economic evaluation. Health Technol Assess. 2009
Blasco BV, García-Jiménez J, Bodoano I, Gutiérrez-Rojas L. Obesity and Depression: Its Prevalence and Influence as a Prognostic Factor: A Systematic Review. Psychiatry Investig. 2020
Jumbe S, Hamlet C, Meyrick J. Psychological Aspects of Bariatric Surgery as a Treatment for Obesity. Curr Obes Rep. 2017
Mauro MFFP, Papelbaum M, Brasil MAA, Carneiro JRI, Coutinho ESF, Coutinho W, Appolinario JC. Is weight regain after bariatric surgery associated with psychiatric comorbidity? A systematic review and meta-analysis. Obes Rev. 2019
Jensen MD, Ryan DH, Apovian CM, Ard JD, Comuzzie AG, Donato KA, Hu FB, Hubbard VS, Jakicic JM, Kushner RF, Loria CM, Millen BE, Nonas CA, Pi-Sunyer FX, Stevens J, Stevens VJ, Wadden TA, Wolfe BM, Yanovski SZ (2013) 2013 AHA/ACC/TOS Guideline for the Management of Overweight and Obesity in Adults: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines and The Obesity Society. Circulation.
Wing RR (2010) Long-term effects of a lifestyle intervention on weight and cardiovascular risk factors in individuals with type 2 diabetes mellitus: four-year results of the Look AHEAD trial. Arch Intern Med 170:1566-1575.
Dalle Grave R, Calugi S, Gavasso I, El Ghoch M, Marchesini G (2013) A randomized trial of energy-restricted high-protein versus high-carbohydrate, low-fat diet in morbid obesity. Obesity 21:1774-1781.
Paul, L., et al. Cognitive Behavioral Therapy Versus Usual Care Before Bariatric Surgery: One-Year Follow-Up Results of a Randomized Controlled Trial. OBES SURG 31, 970–979 (2021).
Rudolph A and Hilbert A (2020) Cognitive-Behavioral Therapy for Postbariatric Surgery Patients With Mental Disorders: A Pilot Study. Front. Psychiatry
Nicola di Daniele, The Role of Preventive Nutrition in Chronic Non-Communicable Diseases, 2019
GBD 2015 Risk Factors Collaborators Global, regional, and national comparative risk assessment of 79 behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks, 1990–2015: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2015. Lancet. 2016
Cheroutre C, Guerrien A, Rousseau A. Contributing of Cognitive-Behavioral Therapy in the Context of Bariatric Surgery: a Review of the Literature. Obes Surg. 2020
“It’s time to act on obesity!”, Workshop organizzato nell’ambito del Congresso Congiunto delle Società Scientifiche Italiane di Chirurgia, Roma, 26 dicembre 2016, Auditorium Parco della Musica
Eslick, G. D. “Gastrointestinal symptoms and obesity: a meta‐analysis.” Obesity reviews 13.5 (2012): 469-479.
Amiri, Sohrab, and Sepideh Behnezhad. “Obesity and anxiety symptoms: a systematic review and meta-analysis.” neuropsychiatrie 33.2 (2019)
Jackson, S.E., Beeken, R.J., Wardle, J. (2014). Perceived weight discrimination and changes in weight, waist circumference, and weight status. Obesity (Silver Spring). Sep 11. doi: 10.1002/oby.20891.
Griffiths LJ, Parsons TJ, Hill AJ. Self-esteem and quality of life in obese children and adolescents: a systematic review. Int J Pediatr Obes. 2010;5(4):282–304.
Bryant J, Cooper K, Picot J, Clegg A, Roderick P, Rosenberg W, et al. Diagnostic strategies using DNA testing for hereditary haemochromatosis in at-risk populations: a systematic review and economic evaluation. Health Technol Assess. 2009
Blasco BV, García-Jiménez J, Bodoano I, Gutiérrez-Rojas L. Obesity and Depression: Its Prevalence and Influence as a Prognostic Factor: A Systematic Review. Psychiatry Investig. 2020
Jumbe S, Hamlet C, Meyrick J. Psychological Aspects of Bariatric Surgery as a Treatment for Obesity. Curr Obes Rep. 2017
Mauro MFFP, Papelbaum M, Brasil MAA, Carneiro JRI, Coutinho ESF, Coutinho W, Appolinario JC. Is weight regain after bariatric surgery associated with psychiatric comorbidity? A systematic review and meta-analysis. Obes Rev. 2019
Jensen MD, Ryan DH, Apovian CM, Ard JD, Comuzzie AG, Donato KA, Hu FB, Hubbard VS, Jakicic JM, Kushner RF, Loria CM, Millen BE, Nonas CA, Pi-Sunyer FX, Stevens J, Stevens VJ, Wadden TA, Wolfe BM, Yanovski SZ (2013) 2013 AHA/ACC/TOS Guideline for the Management of Overweight and Obesity in Adults: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines and The Obesity Society. Circulation.
Wing RR (2010) Long-term effects of a lifestyle intervention on weight and cardiovascular risk factors in individuals with type 2 diabetes mellitus: four-year results of the Look AHEAD trial. Arch Intern Med 170:1566-1575.
Dalle Grave R, Calugi S, Gavasso I, El Ghoch M, Marchesini G (2013) A randomized trial of energy-restricted high-protein versus high-carbohydrate, low-fat diet in morbid obesity. Obesity 21:1774-1781.
Paul, L., et al. Cognitive Behavioral Therapy Versus Usual Care Before Bariatric Surgery: One-Year Follow-Up Results of a Randomized Controlled Trial. OBES SURG 31, 970–979 (2021).
Rudolph A and Hilbert A (2020) Cognitive-Behavioral Therapy for Postbariatric Surgery Patients With Mental Disorders: A Pilot Study. Front. Psychiatry
OBESITÁ
Le persone che soffrono di obesità grave presentano un indice di massa corporea (IMC) – che calcola la percentuale di massa grassa del corpo in relazione all’altezza dell’individuo – superiore a 40 Kg/m^2. In questi casi, purtroppo, per migliorare il proprio stato di salute e ridurre i rischi legati ad un eccessivo aumento di peso, la dieta e l’esercizio fisico possono non bastare e può essere necessario intervenire tramite chirurgia bariatrica. L’obesità, infatti, rientra tra i principali fattori di rischio delle cosiddette patologie non trasmissibili, ovvero le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito di tipo 2 e l’osteoartrite.
Negli ultimi 40 anni nel mondo l’obesità è quasi triplicata e oggi si contano oltre 800 milioni di persone con obesità e obesità grave. Solo in Italia si stima che siano circa 1 milione le persone che vivono con questa patologia.
SINTOMI
-
- Alterazioni del ciclo mestruale
- Ansia
- Apnea ostruttiva del sonno (L’apnea ostruttiva del sonno comprende episodi multipli di chiusura parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno che portano a interruzione respiratoria seguita da risvegli e iperpnea)
- Artrosi e problemi articolari come dolori alla schiena, alle ginocchia e alle anche
- Astenia (condizione che si manifesta con uno stato di debolezza generale dovuto alla riduzione o alla perdita della forza muscolare, con facile affaticamento e insufficiente reazione agli stimoli)
- Calo del desiderio sessuale
- Depressione
- Diabete mellito (link diretto alla pagina diabete)
- Disturbi del sistema riproduttivo
- Disturbi della pelle
- Disturbi epatici
- Sonnolenza diurna
OBESITÁ E SALUTE PSICOLOGICA
Le persone sovrappeso o obese sono una delle categorie sociali più colpite da discriminazioni, pregiudizi e stereotipi. Uno studio del 2014 ha dimostrato come già nei bambini di 6 anni siano presenti convinzioni che li portano a considerare le persone obese come pigre, deboli, senza forza di volontà, poco intelligenti e senza disciplina o controllo. Diversi studi evidenziano come questa discriminazione possa portare conseguenze molto negative nel benessere psicologico: ansia, ritiro sociale, bassa autostima e nei casi più gravi depressione.
Chi soffre di obesità ha anche meno possibilità di essere assunto, può subire atteggiamenti negativi da parte del personale scolastico e coetanei, ha meno tempo dedicato da parte dei medici, meno amici e minore coinvolgimento in relazioni sentimentali.
In generale, la relazione tra obesità e comorbidità psicologiche (coesistenza di più patologie) come sbalzi d’umore, ansia, bassa autostima e depressione è stata per molto tempo analizzata in letteratura. Ad esempio, è stato stimato che le persone con obesità hanno il 55% di rischio in più di sviluppare depressione rispetto la media. Allo stesso tempo, le persone che soffrono di depressione hanno il 58% di rischio in più di soffrire di obesità.
Esattamente come succede per le comorbilità fisiche, le complicazioni psicologiche si accentuano man mano che i tentativi di dieta e attività fisica falliscono, il peso aumenta e compaiono problematiche come diabete o disturbi cardiovascolari. Di conseguenza, i pazienti che arrivano a chiedere un intervento bariatrico presentano spesso maggiori disturbi (come depressione, ansia, disturbi alimentari) rispetto a coloro che non hanno bisogno dell’intervento.
I sintomi legati a depressione, bassa autostima, bassa qualità della vita e immagine corporea possono comunque migliorare grazie all’intervento bariatrico sebbene esista una significativa percentuale di pazienti che, purtroppo, non ottengono benefici psicologici o che hanno ricadute nel lungo termine (con anche un nuovo aumento di peso). Le motivazioni possono essere diverse. Ad esempio, le aspettative sui cambiamenti che la persona ha prima dell’operazione possono non corrispondere al risultato post-operatorio, portando a gravi delusioni anche in presenza di cali di peso significativi. Inoltre, esistono problematiche pre-operatorie che permangono anche dopo l’intervento e che portano a un persistere anche di ansia e depressione. Anche l’insoddisfazione legata alla pelle in eccesso è spesso un fattore che riduce il benessere psicologico post-operatorio. Infine, l’intervento bariatrico richiede un cambio sostanziale nelle abitudini alimentari e la difficoltà nel mantenere con costanza tale nuovo regime può favorire il ripresentarsi di disturbi psicologici.
Tutto ciò non ha solo un impatto negativo sul benessere psicologico ma può minare il successo dell’intervento e portare a un nuovo aumento di peso.
OBESITÁ E TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
Sei una persona con obesità grave? Noi di Tè-co conosciamo le difficoltà, l’ansia, la paura e il senso di solitudine che questa patologia può comportare nella tua vita quotidiana. Conosciamo la tua battaglia sia fisica che psicologica per perdere peso e la frustrazione che può derivare da un eventuale fallimento. Sappiamo che livelli di stress e depressione si possono raggiungere quando anche i piccoli gesti quotidiani possono diventare complessi e faticosi. Anche un intervento bariatrico, scelto proprio per perdere peso, può portare un carico psicologico spaventoso.
Per questo possiamo e vogliamo aiutarti, grazie al nostro team è formato da psicoterapeuti specializzati in Terapia Cognitivo Comportamentale.
L’approccio Cognitivo Comportamentale per la persona con obesità:
- Aiuta ad affrontare gli ostacoli alla perdita di peso, come, ad esempio, il modo in cui viene visto il cibo e le emozioni che portano ad abbuffate incontrollate.
- Permette di affrontare tematiche come il peso desiderato ed il peso accettabile con più oggettività
- Migliora la riduzione di peso e ne facilita il mantenimento nel medio-lungo termine
L’approccio Cognitivo Comportamentale per la persona che si è sottoposta ad intervento bariatrico:
-
- Riduce i fattori che minano il controllo del peso nel medio-lungo periodo (come depressione, ansia e disordini alimentari)
- Favorisce l’instaurarsi di uno stile di vita più sano
- Riduce i principali disordini alimentari come la fame compulsiva o la fame nervosa
- Migliora il senso di soddisfazione verso la propria immagine e permette di valutare con maggiore efficacia il risultato dell’intervento bariatrico (nel 20-30% dei casi sottostimato e ritenuto non soddisfacente dai pazienti)
per maggiori informazioni su obesità e sull’intervento di chirurgia bariatrica
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